Le cose che avresti voluto sapere e che nessuno ti ha detto
Pensi che ci siano delle risposte universali che facciano funzionare una relazione?
Ottima domanda!
La risposta è: non lo so. Non ne esistono due uguali, così come non esistono due persone identiche.
Chiediamo consigli e ci affidiamo a chi ne sa più di noi, non c’è altro modo per provare a comprendere come funzionano, se non farne esperienza o tesoro di quella degli altri.
Per renderle sane e felici a volte ci danniamo una vita intera e forse senza nemmeno riuscirci, quando le cose possono essere più semplici.
Ci sono, però, degli elementi che fanno la differenza tra una relazione positiva e una che non lo è:
Nessuno ti completa, solo tu puoi farlo
La storia della metà della mela, della dolce metà, del “due cuori e una capanna” è una storia di dipendenza, uno squilibrio all’interno di un legame.
Per una relazione sana non puoi aspettare che qualcuno riempia i tuoi vuoti, comincia a osservarli prima di portare un’altra persona dentro la tua vita.
Si costruisce un edificio su fondamenta che ti appartengono, non puoi prenderle in prestito o crollerà, prima o poi, perché non sono tue.
Costruisci PRIMA una vita che supporti la tua felicità e DOPO troverai la persona che la completa in modo naturale e positivo.
L’attaccamento non è amore
L’attaccamento è quel legame che in natura esiste perché le madri si prendano cura dei piccoli e la specie possa continuare. Motivo per cui i bambini piangono se la mamma si allontana e provano paura. Si fonda sulla convinzione della scarsità, sulla paura di perdere una persona cara e sul bisogno di essere accuditi.
L’amore sano si fonda sull’abbondanza, non c’è spazio per la paura, quindi non è attaccamento: basta solo scegliere la persona che vuoi accanto e vivere in modo pieno la tua relazione. Non puoi decidere se resterà o se ne andrà, però puoi provare a dargli un ottimo motivo per rimanere nella tua vita: TU.
Per una relazione ci vogliono almeno due persone, per perdonare ne basta una sola
Quello che appartiene al passato, è…passato. Se intendi portare con te il peso di quello che è successo, non te ne libererai mai e inciderà su tutte le tue relazioni presenti e future.
Perdona gli errori che hai commesso tu e, se intendi perdonare l’altro, fallo veramente. Recriminare ti riporta indietro e una relazione si fonda sui progetti futuri.
L’onestà è la chiave
L’amore non sopravvive a segreti e bugie. Parlare delle tue paure, ripensamenti ed errori è la chiave per sviluppare una relazione felice e profonda. Se non puoi essere sincero con il tuo partner, come fai a sapere se accoglie anche i tuoi lati più fragili?
La tua relazione è un riflesso di ciò che sei
Le colpe che rimproveri al tuo partner sono spesso quelle che ti attribuisci e le qualità che cerchi in lui sono quelle che ammiri e vorresti possedere.
È la tua percezione che da forma alla realtà, non è detto che sia davvero come la vedi tu. Se fossi il primo a non essere presente, ad esempio? E, per favore, sii abbastanza onesto da ammetterlo…
Frequentare qualcuno è un processo di scoperta
Un appuntamento non è mostrare una versione dorata di te stesso per piacere all’altro.
È un’opportunità di far vedere chi sei e di scoprire se interessi davvero alla persona che hai di fronte. Per favore, prova a smettere di voler far funzionare un incontro a tutti i costi e cerca semplicemente di conoscere chi hai davanti! Serve a scoprire e scegliere una persona, non una qualunque, quella che senti affine a te.
Prenditi cura di te prima che del tuo partner
Se non hai cura di te stesso, come puoi pensare di prenderti cura di qualcun altro?
Per essere presente in una relazione, devi essere presente con te. Essere un buon partner comincia dall’essere una persona che ti piace. Ti frequenteresti? Questa è una domandona…da farsi spesso, almeno una volta alla settimana!
Costruisci connessioni, non muri
Le connessioni sono possibilità, flessibili, sane e accolgono le persone adatte a te.
I muri sono limiti, chiusi, non funzionali e chiudono tutti fuori.
Nutrire e coltivare connessioni positive invece che rinchiudersi all’interno di una relazione, la rende viva. Hai qualcosa da condividere con l’altro?
Il conflitto fa parte del gioco
Prima o dopo tu e l’altra persona sarete in disaccordo. Il conflitto può dirigersi verso la crescita o la rottura e saperlo gestire in modo funzionale è la chiave di volta di una relazione.
Accertati che la situazione sia chiara per entrambi prima di gestirla. Se la tua modalità è prenderti del tempo per pensarci su o affrontarla subito, coinvolgi l’altra persona nella decisione e accetta che abbia idee diverse. Ogni volta che la vostra opinione non coincide c’è possibilità di crescere e scoprire nuovi lati di sé e dell’altro, ma solo se lo fate INSIEME.
Quando siete in disaccordo, scegliete COME esserlo.
Nessuno conosce la vostra relazione quanto voi
Si ai consigli e ai pareri di amici fidati e famiglia, ma solo se ascoltati con spirito critico e portati nel contesto della tua relazione. Nessuno sa come ti senti tu o come si sente il tuo partner. Cosa potrebbe davvero funzionare per voi?
Single, che tragedia!
Essere single non è una tragedia. Lo diventa se passi il tempo a flagellarti perché sei solo o se confronti la tua situazione con quella degli altri. Crea occasioni per conoscere nuove persone, senza partire con l’obiettivo di trovarne una a tutti i costi.
Prenditi un tempo giusto da dedicare a te stesso prima di far entrare qualcuno, non chiunque, nella tua vita.
Una relazione si nutre anche di dettagli
Nelle piccole cose che ti sembrano di poca importanza, ci sono momenti di grande profondità. Un abbraccio inaspettato, un bacio sulla fronte o semplicemente il silenzio che significa “ci sono” costruiscono giorno per giorno una relazione felice.
I grandi proclami sono eventi speciali, i dettagli sono la quotidianità.
Il passato che ritorna
La persona che hai accanto ora, non è nemmeno lontanamente la stessa che hai frequentato per anni. Ognuno di noi cambia, si trasforma e cresce nel tempo. Se pensi che tutto debba restare uguale, affronta la realtà. Ad esempio: com’eri tu, 5 anni fa?
Parla un linguaggio comune
Riconosci il valore del tuo partner nel modo in cui lo comprende, non in quello che preferisci tu. Se i complimenti ti mettono a disagio, potrebbe non essere lo stesso per chi ti sta accanto.
Regala tempo di qualità e momenti di attenzione unici, da non dividere con nessun’altro.
Il contatto fisico fa parte della comunicazione, impara a “leggere” i segnali che mettono il partner a suo agio e, se hai dubbi, chiedi!
“Sono fatto così” non vale, una relazione è un incontro, non la rassegnata accettazione di qualcosa che non ti piace.
Ognuno da e riceve amore con le sue modalità, trovare il linguaggio comune (e saperlo decifrare!) avvicina e fa funzionare la relazione. Hai mai provato a farti comprendere da qualcuno che non parla la tua lingua? La frustrazione di non essere capito ti fa abbandonare la conversazione.
Bonus extra
Il bonus è saper riconoscere quando la relazione è destinata a durare. Se sei sulla classica nuvoletta rosa e pensi che tutte le cose descritte sopra non ti riguardino…rileggi l’articolo fra qualche mese e fammi sapere!