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MANDARE TUTTO ALL’ARIA

Mandare tutto all’aria quando la pressione è troppa è insieme una tentazione e una certezza.

Mandare tutto all'aria quando la pressione è troppa
Mandare tutto all’aria quando la pressione è troppa. Immagine da Pinterest

Marisa è una signora all’apparenza molto calma che nella sua vita ha portato avanti una libera professione. E’ abituata ad avere a che fare con la gente e il suo lavoro la soddisfa.

Ma si sente strozzata dalla pressione. Quando arriva da me ha provato un po’ di tutto, tecniche di rilassamento, corso di teatro, sport…mi dice che queste attività le hanno dato sollievo per qualche tempo, poi è tornato tutto come prima.

Mandare tutto all’aria

“Perché mi viene da mandare all’aria tutto quando sono sotto pressione?La sera prima di fare qualcosa di importante, mi rigiro nel letto, penso a cosa succederà, avrò tutti gli occhi puntati addosso e non posso permettermi di sbagliare.”

Comprendo bene come si sente, sebbene mi piaccia lavorare sotto pressione, passo anch’io dei momenti in cui è troppa.

E’ un confine molto sottile, specie quando non si riesce a comprendere che lo stai superando. Correre ai ripari è un po’ come abbuffarsi a lungo e sperare che qualche giorno di dieta leggera sia sufficiente.

Ottenere risultati inferiori

“Alla fine sono così concentrata che mi dimentico quello che volevo dire o lo dico e sembra meno efficace, insomma, ottengo risultati inferiori a quelli che volevo.”

Succede quando siamo talmente fissati su un obiettivo, da entrare in modalità automatica su tutto il resto.

Uno dei temi “caldi” è il perfezionismo, ne abbiamo già parlato qui https://www.forzasettelab.com/2018/12/30/vuoi-che-tutto-sia-perfetto-allora-non-sgobbare/

ma non è il solo. Entra in gioco la nostra capacità di togliere e aggiungere le distrazioni per usarle a nostro vantaggio.

“Staccare” o “focalizzarsi” sono ottimi consigli, ma appunto consigli…senza la consapevolezza di sapere quando farlo e come.

Un golfista molto famoso per i suoi nervi saldi nei momenti più pressanti ha rivelato la sua tecnica personale: prima del tiro determinante, si concentrava sul mignolo del suo piede.

Può funzionare anche per noi? Non è detto, durante i nostri incontri sperimentiamo alcuni passaggi pratici e, con qualche piccolo aggiustamento, Marisa scopre cosa funziona per lei.

“Ho organizzato una raccolta fondi per beneficienza, questa volta mi sono detta che era un banco di prova. Mi sono ricordata tutto, ma non solo! Ho anche fatto un paio di battute che non avevo previsto!

Come ho fatto a non accorgermi che era così semplice?”

Acquisire la consapevolezza può sembrare un passaggio semplice eppure ci vuole allenamento per scoprire cosa fa la differenza tra il mandare tutto all’aria o essere performanti!