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PRENDERE L’INIZIATIVA: piccola guida in 4 passi

prendere l’iniziativa: piccola guida in 4 passi. Immagine via Pinterest

Prendere l’iniziativa a volte richiede tempo.

“Non ti immagini cosa mi è successo!”, comincia così una lunga email che ho ricevuto da Francesco.

“Lavoro nell’azienda che era dei miei genitori a tempo pieno, mio padre che ha quasi 80 anni dovrebbe essere in pensione, continua a venire in sede, mi dice cosa fare e come farlo davanti ai dipendenti. Sembra che quello che faccio non vada mai abbastanza bene, mai un riscontro, un bravo o un apprezzamento. Per lui è normale che io stia 15 ore al lavoro!”.

“Ho visto i tuoi video e ho pensato: questa qua ha il coraggio di dirmi che posso scegliere, che sono io che mi lascio trattare così, che mi trovo in questa situazione perché ho dato il mio consenso…quello che dicevi proprio non mi andava giù, mi è venuta una rabbia…”.

“Però ho continuato a pensarci e alla fine ti ho scritto.”

Francesco ha preso l’iniziativa, mi ha scritto e ha deciso di ingaggiarmi per qualche incontro.

La differenza tra persone che agiscono e persone che subiscono è come quella tra giorno e notte.

Molti aspettano che accada qualcosa, che la situazione cambi, ma l’attesa può durare una vita. Chi prende l’iniziativa, fa accadere qualcosa. Non significa che diventa aggressivo o prepotente, che impone la sua volontà agli altri, ma che cerca delle soluzioni.

Come essere più proattivi?

1. ASCOLTATI PARLARE

“Mi fa andare in bestia!”

“Non posso farlo, non ho il tempo”

“Se solo mi ascoltasse…”

Questo modo di parlare ti assolve da ogni responsabilità, c’è qualcosa che sfugge alle tue azioni.

2. CAMBIA SCHEMA

“Consideriamo le alternative…”

“Cosa succede se usiamo un approccio diverso…”

“Ok, mi manda in bestia ma mi controllo”

In tutti questi casi, stai facendo qualcosa, non sei in balia degli eventi.

3. FAI QUALCOSA

Prendere l’iniziativa è, ad esempio, per Francesco, studiare i problemi dell’azienda, preparare una presentazione per i dipendenti per spiegare come possono contribuire all’organizzazione e chiedere al padre di non essere presente tutti i giorni in sede.

Riconoscere e rispettare la sua capacità di agire e scegliere ha allargato la sua prospettiva, la fiducia nelle sue capacità e finalmente se n’è accorto anche suo padre, che ha smesso di andare in azienda e ha lasciato a Francesco la gestione completa, senza più intromissioni.

4. APPREZZA GLI SFORZI CHE HAI FATTO

“Se avessi saputo prima che dipendeva da me, avrei preso l’iniziativa molto tempo fa!”

Quello che conta è come rispondiamo a quello che ci capita, la capacità di usare le nostre risorse per migliorare le situazioni che incontriamo.

Per Francesco, apprezzare per primo gli sforzi fatti lo ha messo nella condizione di non sminuire il suo impegno, che questa volta non è stato ignorato né dai dipendenti, né dal padre.

Ottimo lavoro!