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AL DIAVOLO I BUONI PROPOSITI!

al diavolo i buoni propositi

Il pensiero che più spesso ricorre in testa intorno a febbraio è “Al diavolo i buoni propositi!”.

Da Performance Coach uno si aspetta che io tuoni contro chi la dice, invece sono d’accordo al 100%. Voglio essere onesta, in questo mese sentirai parlare psicologi, coach e professionisti di qualsiasi tipo che ti faranno un pippone sui buoni propositi perchè siamo a fine anno.

E’ noto che in questo periodo tutti si propongono di fare un sacco di cose nell’anno successivo e quindi questo è un argomento “caldo”, che interessa le persone.

Sentirai parlare di scienza, di Goal Setting, di motivazione eccetera eccetera eccetera, lo scrivo proprio per esteso…

…perchè per esteso la cosa che conta è una sola: che i tuoi obiettivi siano DAVVERO TUOI.

“Al diavolo i buoni propositi” è provocatorio, perchè questo è quello che probabilmente hai sempre sentito dire dagli adulti quando eri piccolo. Adulti che vivevano in un mondo decisamente più rilassante di quello attuale, dove siamo tutti sottoposti allo stress del risultato.

Chi non raggiunge gli obiettivi è un fallito.

Voglio spezzare una lancia a favore della morbidezza: non essere inflessibile con te stesso. Ti sarai accorto che gli obiettivi cambiano spesso a seconda delle situazioni e degli eventi che ti trovi ad affrontare.

Magari l’anno scorso ti sembrava fondamentale far funzionare le vendite, ma all’improvviso hai scoperto che avevi un problema serio nel mantenere i clienti storici.

Potresti aver puntato tutto sulla tua professione ed esserti, invece, trovato invischiato in una situazione personale che richiedeva tutta la tua attenzione.

Chi non raggiunge gli obiettivi NON è un fallito, se gli obiettivi non sono più VALIDI.

Il vero problema è di chi non è capace di riallineare i suoi obiettivi con le situazioni che deve affrontare, con gli imprevisti e gli ostacoli.

Il vero problema è di chi SI FISSA sugli obiettivi senza saperli scegliere e ricalibrare in corso d’opera.

Gli obiettivi cambiano, i buoni propositi restano. Perchè?

Perchè sono dei sospesi che la nostra mente continua a riproporci come gli avanzi del pranzo di Natale, finchè non vanno a male, letteralmente.

Quindi “Al diavolo i buoni propositi!” e ben vengano gli obiettivi intelligenti.

Come progettarli? Ti offro uno strumento CONCRETO.

All’interno di un percorso di coaching, è fondamentale saper progettare e realizzare ciò che si desidera. Per questo ti propongo il webinar GRATUITO mercoledì 18 dicembre 2019 alle 19:00, trovi il link per iscriverti qui.

Questo è uno strumento iniziale che puoi utilizzare per trasformare un buon proposito in qualcosa di più concreto, ma non finisce qui.

Impegnarsi negli obiettivi non si esaurisce in un corso, nemmeno di 50 ore, perchè allora basterebbe lavorarci a compartimento stagno per una decina di giorni e avresti ottenuto ciò che vuoi.

Esistono diversi tipi di obiettivo e molti fattori che incidono sulla sua realizzazione, tra cui il perfezionismo (se non sai di cosa parlo, puoi leggerti l’articolo di qualche tempo fa, che trovi qui) e la tendenza a rimandare (ne avevo parlato qui).

In controtendenza rispetto a quello che ci si aspetta, una delle cose che dico più spesso è che un Performance Coach non è orientato al risultato finale, non ne ha bisogno.

Il risultato finale è la naturale conseguenza di un percorso efficace.

E’ il coaching che ENTRA nella vita di un imprenditore, di una persona o di un gruppo, creando degli spazi di lavoro e non aggiungendo un altro peso.

Il Coach, semplifica, toglie l’eccesso.

Se sei interessato a saperne di più, puoi contattarmi direttamente qui.

E, nel frattempo…”Al diavolo i buoni propositi!” e Buone Feste!