C’è qualcosa di magico nel periodo natalizio: le luci che illuminano le strade, l’odore di biscotti appena sfornati, il tintinnio delle risate dei bambini, eccitati dalla vacanza in arrivo.
E in questo clima sospeso, per molte donne avvocato, dicembre può trasformarsi in un puzzle senza fine.
Vorrei che il Natale fosse soave come appare nella foto dell’articolo (bella, vero?), ma so bene che dietro quello che sembra un viso rilassato, c’è una marea di stanchezza.
Il telefono che notifica l’ennesima email urgente, il contratto che sembra non finire mai, la decima draft di una LoI, e quella sottile sensazione di colpa quando i tuoi figli ti chiedono “sei qui con noi?” e non sai cosa rispondere davvero.
Ci sei ma è come se non fossi completamente presente.
Sono giorni intensi, dove quella stanchezza si mescola con l’adrenalina delle chiusure o di dover stabilire cosa va rimandato nei pochi giorni che seguono il Natale e precedono la fine dell’anno.
Che da calendario cadono sempre malissimo e interrompono l’idea di potersi concedere un periodo relativamente sereno.
A volte ti trovi sveglia nel cuore della notte, con pensieri che si accavallano: “Ho dimenticato qualcosa?” “Come farò a incastrare tutto?”.
Il desiderio di chiudere tutto entro la vigilia si scontra con una realtà dove sembra sempre esserci un’ultima cosa da fare. E nel frattempo, quella vocina interiore ti chiede:
“Ma tu, dove sei in tutto questo?”.
Una domanda da portare con te
E se quest’anno provassi a vivere la pausa natalizia non come un compito in più, ma come un regalo per te stessa?
Diverso dalla IT bag, dall’ennesimo classico paio di scarpe o cena.
Qual è il momento in cui potresti davvero “staccare”?
Non per forza giorni interi, ma anche solo mezz’ora in cui concederti di esistere fuori dalla corsa continua.
Pensa a qualcosa che ti fa sentire presente: una passeggiata lenta con una cioccolata calda, un momento per guardare l’albero di Natale senza pensieri.
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa solo per il piacere di farlo?
Raccontami nei commenti o con un messaggio quale sarebbe il tuo momento perfetto per staccare davvero.
E poi?
Non è necessario stravolgere tutto per sentirsi un po’ più leggere. A volte basta un piccolo passo.
Il Natale può essere il momento in cui inizi a chiederti: cosa voglio davvero portare con me nel prossimo anno? Cosa potrebbe fare la differenza per me, non solo per gli altri?
Se senti che questa riflessione ti appartiene, scrivimi. Parliamone.
Insieme possiamo esplorare come trovare quel momento per te e trasformarlo in una nuova abitudine di presenza autentica!
Giusy Falco, PCC ICF
Aiuto le madri avvocato nel Corporate e M&A a costruire la loro integrazione ideale tra professione e vita privata. Più facile, più appagante.