Hai mai visto una persona in fase di stallo davanti a un problema? Ti è mai capitato di tormentarti per trovare una soluzione a qualcosa e di non riuscirci?
Magari hai anche provato a concentrarti solo su un singolo aspetto, per cercare di venirne a capo, ma non ha comunque funzionato.
Questo capita quando sei così preso dal contenuto del problema che non vedi il contesto nel suo insieme.
Ti spiego meglio: piuttosto che concentrarti sui singoli componenti (il contenuto), prova a spostare la tua attenzione sulla situazione generale, cioè ad esempio da cosa è nato quel problema, come si è sviluppato nel tempo o che conseguenze potrebbe avere.
Hai mai visto un puzzle con le tessere stampate con due disegni, uno sul fronte e uno sul retro?
I pezzi non cambiano, gli incastri sono gli stessi, ma in genere da una parte l’immagine è più semplice e dall’altra più difficile.
Ti faccio un paio di esempi pratici, che sono realmente accaduti.
Immagina di dover scegliere tra due candidati che vogliono lavorare nella tua azienda. Uno ha esperienza, è affidabile perché ti è stato segnalato da un ex-collega, ma abita piuttosto lontano e ti sei accorto che potrebbe essere pesante per lui fare il pendolare ogni giorno. Il secondo ha meno esperienza, non hai alcuna referenza ma è pieno di entusiasmo e abita a pochi chilometri dall’azienda. Quale sceglieresti?
Devi scegliere se iscriverti all’università, alla facoltà di medicina più vicina a casa, che ti farebbe risparmiare in modo notevole le spese di un affitto da studente o a quella più lontana, che però offre un corso di specializzazione che nella prima non potresti frequentare. Quale sceglieresti?
In entrambi i casi, la scelta sembra davvero difficile. Per quanto tu possa scervellarti su come potrebbe andare, a seconda di quello che deciderai, non hai controllo sulla situazione.
Prova a cambiare il contesto per ampliare la prospettiva, in entrambi i casi.
Immagina di essere il primo candidato, prova a pensare cosa faresti dopo un lungo tragitto in macchina per arrivare al lavoro. Pensa a come ti sentiresti quando torni a casa la sera.
Immagina di essere il futuro paziente dello studente di medicina del secondo caso. Andresti da un medico che ha una specializzazione in più o da quello generico?
Spostare l’attenzione sul contesto generale, invece che sulla situazione specifica, semplifica le scelte. Le parti del problema restano le stesse, ma le puoi considerare in modo diverso e scoprire possibilità che non avevi considerato in precedenza.
Per la cronaca: nel primo caso, il titolare dell’azienda ha scelto il candidato che abitava lontano perché aveva più esperienza. Dopo circa un anno, si è licenziato perché ha trovato lavoro più vicino.
Nel secondo caso, lo studente si è iscritto all’università più lontana. Ha scoperto in seguito che è stato attivato un secondo corso di specializzazione dove si è iscritto, così avrà la possibilità di scegliere tra due corsi importanti.
In entrambe le situazioni era impossibile prevedere gli sviluppi senza considerare una dimensione più grande rispetto all’immediato.
Quando ti trovi in fase di stallo, non rimanere fermo alla posizione più vicina, sposta i pezzi del problema e cerca di immaginare “come sarebbe se…”.
A presto!